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Riflessione personale sul genere umano

Aggiornamento: 26 giu

guerra

"La guerra non cambia mai"


Questa frase filosofica è estremamente semplice quanto veritiera, tanto da essere stata citata pure nei più celebri videogiochi come Fallout e Call of Duty.


Io personalmente direi che il sinonimo di guerra possa essere soltanto uno: Genere umano


Ma ragioniamoci su e torniamo un attimo indietro nel tempo.



Il genere umano e il desiderio di possessione

Fin dai tempi più antichi il genere umano è sempre stato ossessionato da una cosa: Possedere sempre di più.


Che sia possedere un/una partner, un territorio, oppure del cibo, all'uomo è sempre importato tutto ciò.


Sarà questione di sopravvivenza, oppure di Ego smisurato?


Credo che questo dipenda tutt'ora da individuo ad individuo.


Guardando la storia dell'umanità, c'è una cosa che balza all'occhio subito: siamo passati dal possedere per sopravvivere al possedere per... boh, per cosa poi?


Inizialmente aveva senso, no?


Accumulare cibo significava non morire di fame, avere un territorio voleva dire sicurezza, possedere armi significava protezione.


Era tutto collegato alla sopravvivenza pura.


Ma oggi?

Oggi viviamo in una società dove il possesso è diventato una specie di droga legale.


Il marketing ti martella in testa che la felicità sta nel prossimo acquisto, i social ti fanno credere che la tua vita debba essere una vetrina perfetta, e il sistema economico... beh, quello ci dice che se non consumi di più sei praticamente un fallito.


Siamo passati dall'avere per essere all'essere per avere.


E qui casca l'asino.


Quale prezzo stiamo pagando per questa ossessione?


Ansia a mille, competizione spietata ovunque, solitudine mascherata da like e cuoricini, e soprattutto... soprattutto abbiamo perso il contatto con quello che davvero conta: le relazioni vere, la creatività, il semplice piacere di esistere.


Vuoi sapere qual è il paradosso più assurdo di tutto questo?


Più accumuliamo, più ci sentiamo vuoti.


E se ti dicessi che la vera rivoluzione non sta nel possedere di più, ma nel possedere di meno?


Culture millenarie come quella buddhista lo sanno da sempre.


Anche il minimalismo moderno ci sta dicendo la stessa cosa: la ricchezza vera nasce dalla rinuncia, la libertà dal lasciar andare.


Non sto dicendo di tornare all'età della pietra, eh!


Sto parlando di trovare un equilibrio consapevole.


Di capire la differenza tra quello che davvero ci serve e quello che il mondo ci convince di volere.


Di riscoprire che l'abbondanza vera non sta nell'accumulo, ma nella capacità di apprezzare quello che già abbiamo.


E allora, eccoci arrivati alla domanda delle domande:


Stiamo possedendo le cose, o sono le cose che stanno possedendo noi?


Pensaci bene.


Ma non pensarci troppo, perché intanto là fuori Il mondo sta letteralmente andando a fuoco.


Ucraina, Gaza, tensioni ovunque... e indovina un po' cosa c'è sempre dietro a ogni conflitto?


Il possesso! (ma dai?).


Possesso di territori, di risorse, di potere, di controllo.



È sempre la stessa storia che si ripete da millenni, solo con armi più sofisticate e conseguenze più devastanti.


E sai cosa mi spaventa di più?


Che mentre noi qui parliamo di minimalismo e di lasciar andare, i potenti del mondo continuano a giocare al monopoli con le vite umane.


Vogliono possedere sempre di più, a costo di distruggere tutto.


Ma se continuiamo così, cosa ci aspetta?


Un futuro dove la brama di possesso ci porterà all'autodistruzione?


Dove le risorse finite del pianeta diventeranno motivo di guerre sempre più feroci?


Dove l'umanità si estinguerà per la sua stessa avidità?


Oppure possiamo scegliere un'altra strada.


Partendo da noi stessi.


Perché vedi, ogni grande cambiamento nella storia è iniziato da qualcuno che ha deciso di fare diversamente.


Da qualcuno che ha capito che la vera ricchezza non sta nel possedere il mondo, ma nel possedere se stessi.


E per possedere davvero noi stessi, dobbiamo imparare a conoscerci nel profondo.


Dobbiamo cominciare ad ammettere ed imparare dai nostri errori.


Questo secondo me è l'unico modo per evitare i conflitti, e come ben puoi vedere dai notiziari: i potenti questo, non lo imparano mai.


Conclusione

Magari questa mia piccola riflessione personale non cambierà il mondo, ma sono sicuro che possa lanciare la pulce giusta nell'orecchio delle persone giuste.


Io comunque sarei curioso di leggere la tua opinione riguardo il genere umano.

Puoi farlo scrivendomi qui sotto nei commenti oppure nel FORUM.

Quali sono le tue paure o speranze per il futuro?

Io come sempre ti abbraccio e spero di ritrovarti nel mio prossimo articolo.

Con affetto

Teo


Teo
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