Chi siamo? Da dove veniamo? Perché esistiamo?
Ma soprattutto: perché moriamo?
Son sicuro che tutti quanti ci saremo fatti queste domande almeno una volta nella vita.
Qui farò delle mie riflessioni personali riguardo il Lutto, magari potresti ritrovarti in quello che scrivo.
Quindi mettiti comodo/a e asciugati le lacrime perché partiamo subito.
Il mio Lutto personale
Mentre sto scrivendo questo articolo è il 19 Aprile 2024, e sono passati solo quattro giorni dalla scomparsa del mio amato Papà.
La fortuna di avere un Blog come questo, è che puoi scrivere a ruota libera, liberando tutte le tue emozioni senza alcuna vergogna, ed è quello che farò ora.
Dunque
La brutta bestia che si è portata via mio Padre si chiama Sarcoma di Kaposi.
Non starò a dilungarmi in noiosissime spiegazioni tecniche, quindi ti dirò solo che è un tumore talmente raro da essere incurabile persino nel 2024.
Ancora il senso di incredulità scorre in me.
E pensare che fino a sei giorni fa lui era ancora qui a casa, certo non stava bene, ma era qui.
Ora non più.
Provo una sensazione di vuoto che non si può descrivere a parole, ma ci proverò ugualmente.
Qualche volta in passato, capitava di svegliarmi la mattina dopo un brutto incubo in cui sognavo di perdere qualcuno che amavo.
Invece ora mi sveglio da un bel sogno, ma la realtà è diventata l'incubo.
Ma come ogni cosa, è sempre tutta questione di tempo prima di abituarsi alla nuova vita, anche se la ferita rimarrà per sempre e tornerà a bruciare ogni tanto.
Come se già non bastasse questo maledetto dolore, dovrò essere forte come una roccia per prendermi cura di mia Madre.
E la burocrazia inoltre non ha sentimenti.
Gli ultimi 3 giorni di vita di mio padre furono strazianti.
Le cure palliative a domicilio non ebbero molto effetto, e dovemmo chiamare il 118 per ricoverarlo in ospedale.
Ancora mi ricordo i suoi ultimi momenti in cui era attaccato ad un respiratore, cercando di arraffare più ossigeno possibile.
Nonostante tutto lui era lucido.
Cercava di pronunciare il nome mio e di mia madre, aveva capito ormai che stava per andarsene.
Ore 17.06...Fine.
Il suo corpo senza vita in viso non presentava più i segni della sofferenza, appariva rilassato e in pace con se stesso.
Io e mia madre ci ritrovammo in silenzio ad osservarlo increduli.
La sua sofferenza e la nostra era finita.
La botta arrivò dopo insieme ad un mare di lacrime.
Ora dopo soli 4 giorni proviamo una sensazione di calma e malinconia, come se fossimo usciti da una Guerra atroce.
Peccato non aver vinto.
La prima domanda che mi posi fu:
"Perché tutto questo dolore?"
Nel prossimo paragrafo tornerò più razionale e proverò a dare un senso a questa domanda.
La Teoria del Lutto
Dopo essermi aperto nel paragrafo precedente, ora ti spiego la mia personale teoria elaborata sempre grazie a mie esperienze di vita.
Dunque ho potuto constatare come possano esistere due tipologie di Lutto:
Il Lutto rapido: Ovvero un decesso causato da un incidente di qualunque tipo.
Il Lutto lento: Un decesso causato da una malattia o come nella maggior parte dei casi, un Tumore.
"Teo, so che la domanda può risultare scomoda, ma secondo te quale dei due è il meno doloroso da sopportare?"
Risposta:
"Mi spiace dirtelo, ma sono alla pari..."
Il Lutto rapido arriva come un fulmine a ciel sereno nella tua vita, sconvolgendo tutto in pochi secondi, un vero e proprio TRAUMA.
Il Lutto lento (ovvero quello di mio padre) entra nella tua vita in modo asintomatico, fino a giungere ad un epilogo tale da voler che sia tutto finito per il bene di tutti, non solo del diretto interessato.
"Nessuno sarà mai pronto per questo tipo di separazione dai propri cari..."
Ma torniamo alla domanda alla fine del paragrafo precedente:
"Perché tutto questo dolore?"
Tutti veniamo partoriti con dolore e ce ne andiamo con dolore.
Non so chi abbia creato la vita, ma so per certo che tutto ciò sia una Lezione continua.
Oggi percepisco il Lutto come un RESET.
Tutto si ferma: Il tuo lavoro, la tua attività sportiva, la tua vita sociale.
Ed è proprio qui che scatta una molla nella nostra mente e cominciamo a riflettere.
Conclusioni
Perdere qualcuno fa sempre fottutamente MALE.
Ma con la giusta Consapevolezza e Crescita Personale, si potranno cogliere nuove lezioni di vita e opportunità da questo immenso dolore.
Non è facile e non lo sarà mai, sia chiaro.
Ma vedrai che proprio in questi momenti, verrai aiutato/a da persone che non avevi mai considerato fino ad ora.
Parlo sempre per Esperienza Personale.
Prima di salutarti ti linko qui sotto il mio articolo riguardante le 5 fasi del dolore, ti sarà molto utile in momenti di Lutto vedrai:
E se vuoi andare più nello specifico, ti linko pure la mia recensione ad un libro che parla proprio di Dualità e Separazione:
Se hai bisogno di sfogarti o semplicemente di consigli, scrivimi pure qui sotto nei commenti oppure in privato, sarò lieto di poterti aiutare e supportarti.
Come sempre ti abbraccio e spero di leggerti nel prossimo articolo.
Teo
Ho perso mia madre era ancora giovane per un mesotelioma alla pleure un tumore non curabile quando ancora non si sapeva nulla mia madre disse non arriverò a fine anno e così fu
Lei era una sensitiva lei sapeva aveva visto oltre ed è voluta andare
Daniela