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Ci vuole calma e sangue freddo

Aggiornamento: 26 giu

Teo kayak

"Sembrava impossibile, ma ce l'abbiamo fatta."


Se stai pensando alla vecchia pubblicità dell'amaro Montenegro... Beh, hai pensato bene!


In questo articolo infatti, ti racconterò una situazione particolare e difficile che abbiamo dovuto affrontare a sangue freddo io e il mio socio di kayak Alessandro.


Alla fine del racconto, ti renderai conto di quanto è importante rimanere calmi e lucidi in certe situazioni.


Quindi mettiti comodo/a e...


Che l'avventura abbia inizio!



Kayak, imprevisti e sangue freddo

Dal 2023 ad oggi, il Kayak è entrato dritto nella mia vita come un fulmine a ciel sereno.


Il merito va principalmente a due miei amici: Ilaria (lentamente in posti magici) ed Alessandro (il cugino del mio migliore amico), i quali sono riusciti a trasmettermi questa nuova entusiasmante passione.


Insomma dopo quasi due anni di escursioni senza problemi, la legge dei grandi numeri decise di fornircene qualcuno (mica poteva andare sempre bene, no?)


12 aprile 2025, ore 14.30, laghetti di Mantova.


Io e Alex parcheggiammo la macchina lungo una stradina di campagna, caricammo i nostri kayak sui carrellini (i kayak sono gonfiabili e sono piegati all'interno di un enorme zaino) e ci avviammo verso la riva più vicina.


Una volta trovato il posto ideale, aprimmo i nostri zaini, estraemmo i Kayak, e con la pompa manuale (non utilizziamo i compressori) iniziammo a gonfiarli.


Come sempre, con calma, tempo 15 minuti ci ritrovammo già pronti a salpare verso una nuova avventura!


Kayak
I nostri mitici Kayak

Iniziammo a pagaiare, e la temperatura di 20 gradi rendeva piacevole la navigazione senza rischi di scottature varie.


Esistono tre laghi di Mantova: Lago inferiore, lago di mezzo e lago superiore.


La volta prima girammo tutto il lago inferiore, ma questa volta tornammo per goderci anche il lago di mezzo e superiore.


Dopo circa 2 chilometri ci imbattemmo in una situazione alquanto imbarazzante e surreale, ovvero una coppia molto accaldata stava dando sfogo ai suoi bollenti spiriti sopra un vecchio molo, situato prima dell'ingresso al lago superiore.


Cose che capitano!


"Fate l'amore, non fate la guerra"


Ok va bene: Ma non su un molo che si affaccia su un lago in cui passano costantemente i traghetti!



Sorvolato questo esilarante dettaglio, io e Alex proseguimmo fino al lago superiore, e come di consueto riuscimmo a trovare un piccolo lido in cui parcheggiare i kayak ed andare a farci il nostro meritatissimo aperitivo.


"Teo scusami, ma qui sembra tutto ok, e mi son pure messo/a a ridere leggendo di quella coppia parecchio piccante!"


Risposta:


"Ora ci arriviamo."


Sgranocchiammo due patatine, bevemmo i nostri spritz chiaccherando del più e del meno, fino a quando non arrivò il momento di ripartire per tornare indietro.


Ci avviammo ai Kayak, e mentre fummo intenti ad accompagnarli in acqua sentii Alex esclamare:


"Si è bucato".


Avendo ancora la testa leggerina dopo l'aperitivo pensavo che scherzasse, ma purtroppo non fu così.


Appena a filo d'acqua, si poteva a fatica scorgere un tubo metallico parecchio acuminato (i tubi erano mozzati, e quindi taglienti).


Ora prova ad immaginare di essere lontano 7 chilometri dall'automobile, hai appena fatto aperitivo con la gioia nel cuore e devi per forza affrontare questo "piccolo" particolare.


Ebbene, in quel momento sia io che Alex invece di farci prendere dal panico, iniziammo a ragionare a sangue freddo.


Prima di tutto provammo ad usare quel piccolo kit di riparazione incluso nello zaino, ma purtroppo quella toppetta non poteva far fronte ad un taglio di quasi 15 centimetri!


Provai ad usare pure il mio kit, ma niente da fare.


Avevamo esaurito tutte le cartucce a disposizione.


Cosa fare?


L'auto era a 7 chilometri, e farseli tutti a piedi con lo zaino di 20 kg in spalla ci sembrava davvero spossante (a 40 anni questo tipo di cose diciamo che sono parecchio complicate).


Tra me e me continuavo a pensare: "Ci deve essere per forza una soluzione!"


Ed ecco il colpo di scena:



Ricordai il giorno in cui andai da Decathlon a comprare il mio kayak.


Il gentilissimo commesso mi disse una cosa davvero importantissima a riguardo, ovvero che il kayak era a prova di foratura perché composto da due parti fondamentali:


Il materassino gonfiabile chiamato anche fondo Dropstitch (quello grigio chiaro in mezzo), e la struttura gonfiabile esterna grigio/gialla (quella che si è danneggiata).


Nella foto qui sotto puoi notarli subito come da mia descrizione.

kayak

"Wow! Teo, quindi Alex si è fatto tutto il viaggio di ritorno con il kayak sgonfio??"


Risposta:


"Ebbene si! Anche se tecnicamente si era sgonfiata solo la parte destra del kayak."


Il materassino grigio chiaro in mezzo, in pratica è come una specie di Sup, finché non si buca quello puoi stare tranquillo/a!


Ammetto comunque che Alex era abbastanza in ansia, e pagaiò a piena potenza fino all'arrivo.


Quando raggiungemmo la riva, tirammo un sospiro di sollievo.


Ce l'avevamo fatta!


In conclusione

In breve: se io non mi fossi ricordato di quel particolare fondamentale, e se Alex non avesse avuto il sangue freddo di provare a tornare con il kayak mezzo sgonfio, probabilmente avremmo dovuto farcela a piedi.


Quindi la lezione che abbiamo imparato è questa:


"Con la calma ed il sangue freddo, abbiamo potuto trovare una soluzione che al momento, in uno stato di panico, sarebbe potuta sembrare impensabile."


Detto questo, spero che il mio racconto possa esserti stato di ispirazione, e nel caso fossi curioso del nostro modello di Kayak, ti lascio il link di Decathlon qui sotto, magari potresti iniziare pure tu questa fantastica avventura:


Dopotutto, lo abbiamo già testato noi per te!


kayak bucato
Il mitico Alex ed il suo kayak a metà

La settimana dopo, Alex comprò un vero kit di riparazione e riuscì a rattoppare alla grande il suo kayak!


Ora passo la palla a te, chiedendoti se pure tu sei capace di mantenere il sangue freddo anche nelle situazioni più complicate.

Come sempre ti abbraccio e ti aspetto qui sotto nei commenti per parlarne.

Con affetto

Teo


Teo
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