
"Non è la canzone di Vasco Rossi"
Ma si tratta invece del mio nuovo articolo, in cui andrò a far luce su questo delicato quesito che ci attanaglia fin dall'alba dei tempi.
Come sempre non mancherà il paragrafo in cui ti racconterò pillole di mie esperienze personali a riguardo, quindi ti consiglio di leggere fino in fondo, ne varrà davvero la pena!
Se ti senti pronto/a direi che possiamo già cominciare.
Let's GO!
Chi sono i due tizi in copertina?
Voglio rispondere subito alla domanda di chi non ha mai visto la famosissima serie TV "Breaking Bad".
Senza fare nessuno spoiler, ho voluto scegliere l'immagine di Walter White (protagonista) e Jessie Pinkman (co protagonista), perché in assoluto rappresentano l'eterna lotta interiore fra "Buoni o cattivi".
La serie TV è una continua alternanza iper realistica dei comportamenti umani dei vari personaggi al suo interno.
Chi conosce questa serie sa benissimo di cosa sto parlando!
Io credo che qui sia stato reso perfettamente il concetto del "Libero Arbitrio", e di come le nostre scelte o comportamenti sbagliati possano scatenare eventi catastrofici.
Questi eventi generati dalle nostre scelte, stabiliranno poi il nostro "allineamento caratteriale".

E' vero, ho infilato questo aforismo del film "Batman Begins" nel paragrafo su "Breaking Bad", ma l'importante è che il concetto ti sia arrivato chiaro e potente.
Dunque siamo Buoni o Cattivi?
Ed ecco la vera Domanda che ognuno di noi dovrebbe porsi per iniziare il suo personale viaggio introspettivo.
Come già accennato nel paragrafo precedente, sono le nostre azioni a determinare cosa siamo veramente.
"Teo, ma quando sono arrabbiato/a con qualcuno in quel preciso istante non sono cattivo/a?"
Risposta:
"Dipende! E ora ti spiego qui sotto"
L'emozione della Rabbia non è necessariamente sintomo di cattiveria, ma semplicemente un meccanismo di difesa dovuto ad un "Attacco esterno" nei nostri confronti.
Tutto ciò è perfettamente nella norma perché fa parte della nostra natura!
Non riguarda solo no umani, ma tutti gli esseri viventi senzienti su questo pianeta.
E ora caro lettore o lettrice ti pongo io una domanda davvero importante:
"Secondo te l'orso è cattivo di natura, o sta solo difendendo la sua tana con prole all'interno?"
hai già capito.
Dopotutto, pure il Santo Padre durante un'intervista in aereo di molti anni fa pronunciò questa esilarante frase:
"E' vero che non si può reagire violentemente, ma se il dottor Gasbarri, mio caro amico, dice una parolaccia contro la mia mamma, ma gli aspetta un pugno!"
"ma è normale... è NORMALE."

Ti lascio qui sotto il link di YouTube della famosa intervista:
Capisci dunque che la dualità "Buono/Cattivo" risiede soltanto nelle scelte che compiamo, per affrontare ma soprattutto difenderci dai vari eventi della Vita.
Nel prossimo paragrafo ti racconterò la mia esperienza personale a scuola, durante il "periodo di Bullismo" che ho subito, e ti spiegherò come ne sono uscito.
Esperienze personali: come il cambio di "Allineamento" mi ha evitato rogne.
Parto subito con una importantissima premessa:
"Non sono orgoglioso affatto di come ho dovuto risolvere questo problema di cui ti parlerò qui sotto."
Ebbene sì
Ho subito bullismo pesante per tutta la prima superiore.
Per fortuna non esistevano ancora gli Smartphones nel 1999, probabilmente mi sarei suicidato per la vergogna.
Calci, pugni, sputi addosso, insulti a me e ai miei genitori, indumenti rubati...
Erano all'ordine del giorno.
"Cavolo Teo mi dispiace!"
Risposta:
"Ti ringrazio, ma non te lo sto raccontando per farmi compatire... anzi alla fine di questo paragrafo probabilmente mi odierai."
Immagina di doverti alzare la mattina e andare in un posto chiamato scuola.
Dovresti essere felice di andare ad imparare e socializzare con gli altri studenti.
E invece no.
Provavo angoscia ogni volta che sentivo la sveglia suonare e non avevo mai il coraggio di raccontare questo fatto a nessuno.
In classe eravamo 25, di cui la metà ripetenti e con l'Ego al di sopra di ogni cosa.
I miei "Bulli" purtroppo erano tutti fisicamente importanti, il loro "Boss" faceva Rugby, io invece ero "secco" e praticavo Tennis.
Sul lato fisico e numerico non c'era nulla da fare, oltre che a subire ovviamente.
Potevo però trovare conforto solo in due mie compagne di classe, le uniche che mi trattavano con rispetto.
E qui arriva la nota dolente
Solo Verso la fine dell'anno scolastico mi resi conto di essere totalmente cambiato grazie ad un spiacevole evento.
Mi ritrovai a prendere in giro in continuazione e pesantemente quelle due mie compagne di classe, fino a quando non scoppiarono in lacrime, e una di loro mi disse:
"Teo ma cosa sei diventato? Eravamo le uniche a capirti e ora ci tratti così..."
Rimasi fermo a fissare questa mia compagna in lacrime, fino a quando ad un certo punto sentii una stretta al cuore fortissima.
Non prendevo più botte perché mi ero adattato a quei maledetti bulli.
Ora il cattivo ero io.
Ma per fortuna c'è un lieto fine che non immaginerai mai!
Il giorno dopo raccolsi i coglioni e chiesi scusa a queste mie due compagne, giurando che non le avrei mai più trattate in quel modo.
Fui graziato e mi perdonarono!
Ma non finisce qui!
La prima settimana del secondo anno iniziò in un modo totalmente inaspettato:
Il capo dei "Bulli" venne a chiedermi scusa per tutto quello che mi aveva fatto l'anno precedente.
A distanza di 22 anni ancora non capisco cosa gli successe, era totalmente cambiato pure lui!
"Teo ti devo fare le mie scuse, sono stato una vera merda con te e l'ho capito solo ora"
Risposta ovviamente ironica:
"Tranquillo Marco, è grazie a i tuoi schiaffi che mi sono svegliato fuori"
Risposta sua:
"No, purtroppo quegli schiaffi te li davo perché dovevo sfogarmi, in realtà te la sei cavata da solo, hai fatto tutto tu."
L'ultima frase la pronunciò con il groppo in gola e gli occhi lucidi.
I restanti quattro anni di superiori scorsero via alla grande sotto il punto di vista delle relazioni fra compagni.
Non ero più ne il Buono "Sfigato," ne il Bullo cattivo.
Avevo trovato il mio Equilibrio.
Conclusioni
Se mi stai ancora odiando per i fatti narrati nel capitolo precedente... Lo capisco.
Ma fidati, la Crescita Personale è molto meglio raccontata da chi ha passato periodi bruschi come questi.
In questo modo ho potuto raccontarti meglio come ho fatto a risolvere quella situazione, che nel corso degli anni mi ha portato a diventare la persona che sono oggi.
Concludo ribandendo per un ultima volta:
"Sono le nostre azioni a definire chi siamo"
Prima di salutarti ci terrei a linkarti qui sotto un mio Articolo di Blog, in cui recensisco un Libro del noto professore Corrado Malanga, in cui il tema della "Dualità" è centrale.
Te lo sto proponendo proprio per aiutarti a comprendere al meglio questo argomento, vedrai che ti farà estrema chiarezza:
Io spero comunque con tutto il cuore di averti aiutato/a a far luce su questo primordiale quesito.
Mi farebbe anche davvero piacere leggere alcune tue esperienze o pareri a riguardo.
Scrivimi pure qui sotto nei commenti oppure in privato.
Ti abbraccio e ti aspetto nel prossimo articolo.
Teo
Comentarios